Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
A distanza di mesi, il Dipartimento di Stato USA non è stato ancora in grado di fornire un brandello di versione ufficiale sui fatti di Bengasi dell'11 settembre scorso, che avrebbero portato all'uccisione dell'ambasciatore Stevens. Pochi giorni fa, le conclusioni di un'indagine "indipendente" hanno indicato responsabilità della CIA nella mancata messa in sicurezza della sede diplomatica. Attraverso un reboante tono accusatorio, la cosiddetta indagine depista tutta la questione su un aspetto marginale, evitando così di fornire le informazioni essenziali, cioè chi, come, e perché abbia attuato l'attacco. [1]
Non c'è neppure bisogno di essere al corrente del fatto che l'agenzia ANSA e la Qatar-News costituiscono un unico cartello informativo dal settembre scorso; basterebbe anche solo far caso a queste omissioni ed a queste lacune sul caso Stevens, per farsi venire dei sospetti ogni qual volta l'informazione ufficiale lancia notizie tanto dettagliate su bombardamenti attribuiti con assoluta certezza ad Assad.
Queste certezze sono tanto più sospette, se si considera che le versioni lacunose non riguardano solo i fatti di Bengasi, ma anche recentissime vicende sanguinose accadute in Italia. In questi giorni l'opinione pubblica è stata distratta da Mario Monti e dall'impudica esibizione dei suoi dubbi amletici: candidarsi o non candidarsi, questo è il problema; se sia più nobile rischiare di farsi trombare alle elezioni, oppure presentarsi di nuovo come il salvatore della patria dopo aver boicottato Bersani; ecc., ecc. La comoda posizione di senatore a vita consente a Monti di mantenere l'ambiguità, giocando sulle divisioni nel PD. L'opinione pubblica di sinistra, sempre più sconcertata, è così costretta a riscoprire ogni volta l'acqua calda, cioè che il Mortal Kombat fra Bersani e Renzi era solo un videogame interattivo; ed anche il fatto che "destra pulita" e la "borghesia responsabile" non esistono. Ci si trova perciò, ogni volta, a doversi stupire di ovvietà, come i comportamenti da manigoldo di un Monti, il quale usa spudoratamente le sedi istituzionali e le visite ufficiali per farsi la propria propaganda personale.
In questo carosello mediatico di mitologie, di disincanti e sempre nuove illusioni, una notizia molto più rilevante, del 23 dicembre scorso, è passata quasi inosservata. A distanza di oltre quaranta anni dal "suicidio" di Giuseppe Pinelli nella Questura di Milano, quella stessa Questura è diventata la scena di un altro "suicidio", stavolta di un ispettore di polizia, morto per un colpo di pistola. A quanto pare, nelle Questure neanche i poliziotti sono più al sicuro. [2]
La morte di questo ispettore di polizia giunge dopo vari episodi recenti di omicidi plurimi che hanno invece riguardato dei carabinieri all'interno delle loro caserme. Vi è stata una sparatoria con tre morti, fra cui la moglie di un carabiniere, nello scorso ottobre, in una caserma di Porto Viro in provincia di Rovigo. Un'altra sparatoria fra militi, con due carabinieri morti, si è verificata in una caserma di Mignano Montelungo, in provincia di Caserta, a giugno, sempre di quest'anno. [3]
Il 7 dicembre ultimo scorso, a Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, c'è stato il caso di un maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, "suicida" con un colpo di pistola alla testa, all'interno della caserma di cui era comandante. Il maresciallo era stato collaboratore di un'altro carabiniere, ucciso per le strade di Lodi, in circostanze rimaste misteriose, appena un mese prima, il 3 novembre 2012. Inizialmente gli inquirenti avevano cercato di spiegare questo caso di Lodi con un tentativo di rapina, ma poi la versione non ha trovato riscontri. [4]
Di fatti strani nelle caserme delle Forze dell'Ordine ne sono sempre accaduti; episodi probabilmente inquadrabili nei fenomeni endemici dell'illegalità poliziesca e del relativo regolamento di conti interno. Nel settembre del 2005, un carabiniere era morto per un'esplosione in una caserma di Latina; si disse che era successo mentre maneggiava una bomba di ignota provenienza. Nell'ottobre del 2006, un poliziotto era rimasto ucciso per un colpo d'arma da fuoco all'interno di una caserma di Taranto. Nel maggio del 1999, a Roma, anche un finanziere era stato sparato e ferito gravemente da un collega all'interno della caserma; quel finanziere ferito sparì dalle cronache insieme con il suo sparatore. Tutte queste vicende non erano mai state chiarite. [5]
Ma nell'ultimo periodo non si è più di fronte ad episodi. La serie delle strane uccisioni ha infatti preso un andamento più incalzante, coinvolgendo anche l'altro importante corpo di polizia, la Guardia di Finanza. Ad Aversa, in provincia di Caserta, alla fine del giugno di quest'anno, un finanziere è stato trovato ucciso per due colpi di arma da fuoco vicino alla caserma in cui lavorava. Il fatto che i colpi mortali fossero due, non ha impedito l'ipotesi del suicidio anche in questa circostanza. Il 16 ottobre di quest'anno, a Frosinone, un altro finanziere avrebbe tentato il "suicidio" all'interno della sua caserma. Ricoverato in gravi condizioni per ferita d'arma da fuoco, il finanziere è poi scomparso anche lui dall'informazione ufficiale. [6]
Nell'epoca di internet ben poco può essere tenuto nascosto, ma il brusio mediatico può riuscire a distrarre anche da fatti di rilievo. In questo caso si è riusciti a far perdere di vista addirittura il fatto che, nel corso di quest'anno, la scia di cadaveri nelle sedi delle "Forze dell'Ordine" abbia assunto ormai cadenze afgane, paragonabili cioè con le perdite di un teatro di guerra. C'è però una significativa differenza, poiché i militari caduti in Afghanistan vengono ricondotti in Italia per solenni funerali con l'aura di eroi, mentre le vittime della guerra intestina fra componenti delle Forze dell'Ordine sono seppellite in silenzio ed alla chetichella.
1) http://affaritaliani.libero.it/esteri/attacco-a-bengasi-indagine-accusa191212.html
2) http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/milano_questura_ispettore_suicida/notizie/240121.shtml
3) http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/10/01/news/porto-viro-sparatoria-in-caserma-morto-il-comandante-la-moglie-e-un-altro-militare-1.5786793
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-21/sparatoria-caserma-casertano-morti-112334.shtml?uuid=AbODjtvF
4) http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_7/maresciallo-carabinieri-suicida-colpo-testa-2113056472376.shtml
http://www.lastampa.it/2012/11/03/italia/cronache/tre-colpi-di-pistola-in-strada-a-lodi-ucciso-un-carabiniere-4fo61oWw5dXzvAFU6Yxc0N/pagina.html
5) http://www.sudnews.tv/risorsa/28565_Agente_trovato_morto_nella_caserma_di_Taranto.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/14/latina.shtml
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/05/21/spara-in-caserma-al-collega-finanziere.html
6) http://www.lastampa.it/2012/06/30/italia/cronache/finanziere-trovato-morto-in-casermagiallo-ad-aversa-forse-un-omicidio-XXaYtTdDiAud8yNf6i36AL/pagina.html
http://www.paesesera.it/Cronaca/Frosinone-colpo-d-arma-da-fuoco-in-caserma-ferito-un-finanziere-e-grave
Consacrato ad Assisi come il "nuovo San Francesco", Mario Monti può ora presentare la propria lista alle prossime elezioni con il viatico della gerarchia cattolica. Sembra una reminiscenza di memorie dantesche, cioè della rappresentazione allegorica nel finale del canto XXXII del Purgatorio, nel quale la Chiesa viene raffigurata come la Puttana nell'atto di prostituirsi con il Gigante. Stavolta il Gigante, il "feroce drudo", non è, come nel '300, il re di Francia Filippo il Bello, ma è il potente di turno, cioè la NATO, di cui Mario Monti, sino a pochi mesi fa, era un advisor di stanza al Consiglio Atlantico. Anche se un po' irrispettosa nei confronti delle puttane, la rappresentazione dantesca ha comunque una sua efficacia, poiché pare proprio che la prostituzione costituisca la principale vocazione ecclesiale.
Meno male che sorgono nuove forze di opposizione, come il Movimento Arancione, la cui lista dovrebbe essere capeggiata dal magistrato Antonio Ingroia, candidato "premier". La candidatura di Ingroia era stata caldeggiata dal sindaco di Napoli, Antonio De Magistris, della cui tempra di oppositore al sistema di potere si sono potute ottenere recentemente prove consistenti.
Il 3 dicembre scorso si è svolta la cerimonia di "addio" del Comando NATO dalla storica base di Bagnoli, il cui terreno "dovrebbe" essere restituito alla Fondazione Banco di Napoli. Il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha annunciato che ci sarebbe già tutto un fervore di progetti per il suo riutilizzo. Si spera addirittura di collocare a Bagnoli la nuova sede della Regione.
In realtà occorrerà aspettare ancora chissà quanto, dato che si sa già che "alcuni uffici" della NATO rimarranno a Bagnoli a tempo indeterminato. Mentre le chiese possono essere sconsacrate, le basi NATO conservano la loro funzione divina anche se ufficialmente dismesse, come ha dimostrato l'esperienza di Comiso. Nell'occasione cerimoniale del cosiddetto addio, il sindaco De Magistris ha dimostrato considerevoli doti di aedo, sciogliendo un poetico e commosso inno di lode allo storico legame tra la base NATO e la città di Napoli. Peccato che il sindaco avesse dimenticato a casa la cetra. [1]
Non si poteva certo pretendere che, nel suo inno alla NATO, De Magistris si ricordasse anche di citare il caso delle villette affittate a militari della NATO dal boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria; e neppure che facesse qualche riferimento al contrabbando di sigarette nella base di Bagnoli, o addirittura che parlasse dell'attuale ipocrita aggressione della NATO contro la Siria. Tantomeno ci si poteva aspettare che De Magistris notasse che Giugliano è la località italiana che detiene il record per le discariche di rifiuti tossici, e quindi domandasse perché si sia voluto che la nuova base NATO sorgesse proprio lì. [2]
In fondo De Magistris era lì in veste di sindaco, e quindi vincolato dalla sua funzione istituzionale. Ciò che invece non proprio tutti si aspettavano, era questa condivisione assoluta da parte del sindaco di Napoli dell'ideologia della sudditanza coloniale. Non solo De Magistris ha avallato quel conformismo che colloca la crescente invadenza della NATO nell'empireo dell'indiscusso e dell'indiscutibile, ma ha persino accondisceso a considerare le basi NATO come una benedizione per i territori che le "accolgono". Il "come siamo fortunati che l'Uomo Bianco sia venuto a colonizzarci", almeno questo, un "oppositore" come De Magistris lo avrebbe potuto evitare. O forse non poteva?
Nell'attesa vana che i terreni di Bagnoli vengano restituiti all'uso civile, il governatore Caldoro non potrà esercitarsi anche lui in imprese poetiche, dato che dovrà tenersi in esercizio con altri impegni più urgenti. Appena inaugurata la nuova sede del Comando NATO a Giugliano, in prossimità del Lago Patria, al governatore Caldoro è stato infatti presentato il conto da pagare per il completamento delle infrastrutture necessarie all'operatività della base stessa. Insomma, la NATO costa e, se si vuole avere l'onore di ospitarla, bisogna dare fondo alle risorse finanziarie regionali. Per garantire trasporti e viabilità alla base militare, basterà del resto tagliare trasporti e viabilità altrove. [3]
1) http://www.ilmattino.it/napoli/citta/dopo_59_anni_il_comando_nato_lascia_bagnoli_nuova_base_a_lago_patria_idea_laquoospitera_la_sede_della_regioneraquo/notizie/235707.shtml
2) http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/30-aprile-2012/sequestro-beni-uomo-zagaria-ci-sono-ville-affittate-militari-usa-2004277454889.shtml
http://www.dimmidipiu.com/cronaca-frosinone/4750-cassino-marescialli-contrabbandieri-arrestati-in-via-ausonia.html
http://www.ilmattino.it/napoli/citta/rifiuti_il_pentitoil_percolato_scioglieva_la_plastica_dicevano_che_era_concime_per_i_campi/notizie/237570.shtml
3) http://www.ilmattino.it/napoli/provincia/inaugurato_il_nuovo_comando_della_nato_a_lago_patria_ma_mancano_strade_e_fogne/notizie/237961.shtml
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