Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Ogni società ha un residuo arcaico ed ancestrale di concezioni punitive e sacrificali che costituiscono un ottimo contesto su cui innescare EMERGENZIALISMI nei quali si insediano cordate affaristiche.
MORALISTI ed AFFARISTI non rappresentano la maggioranza della società, ma hanno il vantaggio di essere partiti trasversali e pre-ideologici in possesso di precisi obbiettivi pregiudiziali e che perciò sono in grado di scavalcare la lentezza della riflessione.
EDUCAZIONISTI e PREDATORI hanno motivazioni diverse, e addirittura opposte, ma condividono l’euforia del “tanto peggio tanto meglio”, in quanto la catastrofe al tempo stesso è redentrice e favorisce il saccheggio.
I fautori della PALINGENESI e i fautori del BUSINESS agiscono di fatto in sinergia pur senza alcun accordo preventivo, rendendo superflua ogni cospirazione e conquistando il resto della pubblica opinione, abituandola a colpi di fatti compiuti.
“Mi viene l’idea di far loro eleggere il capoclasse, e tutti pongono la propria candidatura. Io spiego il sistema, di come debbono concentrare i loro voti, della metà più uno eccetera. Tempo perso. Al primo scrutinio risulta che ciascuno ha votato per sé. Pare si rendano conto che a questo modo non si può. Ma il risultato della seconda votazione differisce dal primo soltanto per il fatto che tre o quattro voti si concentrano su un solo nome. Alla terza i voti concentrati diventano cinque o sei. Dopo mezza giornata di votare vien fuori un capoclasse eletto con appena la metà più uno dei voti.
Dopo qualche giorno tutti a gran voce mi propongono di destituirlo; il ragazzo si riteneva investito dell’incarico di picchiare i compagni, anche fuori della scuola; con minacce e piccole torture chiedeva tributi. Lo dichiariamo decaduto. La destituzione lo abbatte, gli mette dentro rancore.
Non credo mi verrà più l’idea di far eleggere un capoclasse”
(L. Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra)
“C’è un tragico difetto nella nostra preziosa Costituzione, e non so come vi si possa rimediare. Č questo: solo gli scoppiati vogliono candidarsi alla presidenza. Ed era così già alle superiori. Solo gli alunni più palesemente disturbati si proponevano per fare i rappresentanti di classe. Si potrebbero fare esaminare tutti i candidati da alcuni psichiatri. Ma chi vorrebbe mai fare lo psichiatra, se non uno scoppiato?”
Kurt Vonnegut
"La differenza tra Democrazia e Dittatura è che in Democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una Dittatura non c'è bisogno di sprecare il tempo andando a votare."
Charles Bukowski
Ringraziamo "Cassandre" per la collaborazione
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