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"Ridurre l'anarchismo alla nozione di "autogoverno", significa depotenziarlo come critica sociale e come alternativa sociale, che consistono nella demistificazione della funzione di governo, individuata come fattore di disordine."

Comidad
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di comidad (del 18/01/2007 @ 20:53:54, in Commentario 2007, linkato 1697 volte)
Le dichiarazioni rilasciate dal ministro degli interni Amato il 15 gennaio sulla necessità di accettare l'ampliamento della base NATO di Vicenza, poi avallate dallo stesso Prodi, hanno rappresentato il coronamento e l'ovvia conclusione della gara di filo-americanismo iniziata dalle accuse al governo lanciate da Berlusconi qualche giorno fa. In questa polemica è mancata completamente la giustificazione strategica dell'ampliamento della base NATO, infatti non è stato assolutamente spiegato chi sarebbe il nemico da contrastare. C'è stato anche chi dal governo ha detto che bisogna accettare l'ampliamento perché sarebbe per Vicenza una occasione di sviluppo, cioè lo stesso argomento che veniva adoperato per giustificare la base NATO di Bagnoli a Napoli, così anche i Veneti hanno potuto provare l'ebbrezza di essere trattati come meridionali. Fassino ha addirittura proposto a riguardo un referendum consultivo fra i Vicentini, chiarendo in anticipo che tale iniziativa servirebbe a convincere i cittadini, non a raccoglierne effettivamente il parere.
La dichiarazione più intelligente a riguardo non è stata quella del super-intellettuale Giuliano Amato, ma del ministro più naif, Clemente Mastella, il quale ha giustificato l'accettazione dell'ampliamento della base NATO semplicemente con l'osservazione che gli Stati Uniti non sopporterebbero un rifiuto.
Durante lo scandalo del contrabbando di petrolio del 1980 non uscì ovviamente fuori nessun legame esplicito tra il traffico illegale e la base di Vicenza, ma tutte le indagini individuarono nella zona di Vicenza l'epicentro del contrabbando, lasciando così a chi lo voleva la possibilità di fare due più due. Sino al XVIII secolo le immunità ecclesiastiche consentivano al clero non solo di sfuggire alle imposte sui redditi da immobili, ma anche di organizzare in grande stile il contrabbando, perciò i monasteri, e persino le scale delle chiese, erano il luogo di mercati illegali che sfuggivano alle imposte. È significativo che la dottrina morale della Chiesa cattolica non abbia mai considerato il contrabbando come un peccato, neppure veniale.
Oggi che le immunità ecclesiastiche sono in gran parte cessate - anche se non del tutto -, la grande area di immunità è quella consentita dai trattati internazionali, le cui clausole sfuggono completamente al controllo dei parlamenti e delle magistrature. Pensare che gli Stati Uniti possano fare a loro volta ciò che fecero a suo tempo i preti, cioè approfittare dei privilegi di extraterritorialità assicurati dai trattati alle basi americane e NATO, viene considerata una manifestazione di antiamericanismo e di "complottismo".
In realtà il cosiddetto complottismo si fonda sulla stessa tesi che è alla base dello Stato di Diritto, cioè che non ci devono essere immunità perché queste comportano automaticamente abuso. La concezione dello Stato di Diritto è rimasta purtroppo un'utopia, ma ha avuto comunque il merito di mettere in evidenza che la vera garanzia per tutti è che non ci siano privilegi per nessuno.
Anche le accuse di antiamericanismo pongono la questione nei termini di un'ostilità pregiudiziale verso i nostri "alleati", quando invece il problema riguarda l'impunità legale di cui essi godono, come ha dimostrato anche la strage della funivia del Cermis, perpetrata a bella posta per ribadire brutalmente questa impunità.
Nel 1900 la rivolta cinese dei Boxer - cioè degli allievi delle scuole di Kung fu - subì da parte della propaganda occidentale l'etichetta di xenofobia, di pregiudizio contro lo straniero. Che gli stranieri - fra cui c'erano anche gli Italiani - avessero approfittato dei privilegi di extraterritorialità assicurati dai trattati estorti al governo cinese per compiere in Cina ogni sorta di sopruso e di traffico, fu omesso ovviamente dalla propaganda occidentale. I rivoltosi cinesi furono perciò accusati di demonizzare l'occidente, non di combattere gli abusi perpetrati dai colonialisti tramite i trattati internazionali.
La stessa propaganda vale anche oggi, ma del resto non sarebbe ragionevole attendersi che i colonialisti riconoscano le ragioni di chi non vuole essere colonizzato.
18 gennaio 2007
 
Di comidad (del 11/01/2007 @ 20:49:06, in Commentario 2007, linkato 4519 volte)
Quando sono arrivate man mano le varie smentite ufficiali sul presunto genocidio in Kossovo che ha giustificato i bombardamenti della NATO sulla Serbia, i media di rilievo si sono ben guardati dal dare evidenza alla notizia, con un'unica eccezione: il "Wall Street Journal", che addirittura smentì tutta la propaganda sul genocidio con una propria indagine già nel novembre del 1999. In ciò non vi è nessuna contraddizione del sistema, in quanto l'informazione corretta è arrivata così a quei pochi che avrebbero saputo farne un "buon uso", cioè un uso affaristico.
È importante per il sistema affaristico che la propaganda non generi meccanismi di auto-disinformazione che potrebbero danneggiare gli investimenti, quindi che il capitalista sappia con certezza che la NATO non si è messa davvero a fare missioni umanitarie nei Balcani, ma che è rimasta fedele alle sue finalità affaristiche, così si possono indirizzare gli investitori verso le operazioni commerciali illegali che avvengono in quell'area. Secondo la Procura di Bari il Montenegro è diventato una base del contrabbando di sigarette americane. Sicuramente avviene altrettanto anche dalla Macedonia.
I rapporti tra le grandi multinazionali e il contrabbando sono stati spesso messi in evidenza sia dalla magistratura italiana che da quella americana, ma tutte le notizie - facilmente reperibili su internet - rimangono senza effetto. Due funzionari italiani - uno dei due addirittura magistrato della Corte dei Conti - sono rimasti cinque anni sotto processo per calunnia per aver segnalato le evasioni fiscali della Philip Morris ed il suo coinvolgimento diretto nel contrabbando di sigarette. Alla fine i due funzionari sono stati completamente scagionati dalla magistratura che ha riconosciuto la fondatezza delle loro accuse alla Philip Morris, eppure ciò non ha comportato l'apertura di un'indagine sulla multinazionale del tabacco, nonostante delle interrogazioni parlamentari a riguardo. Anche se alla fine nel 2000 i due funzionari scrupolosi sono stati riabilitati, comunque la prospettiva di anni di noie giudiziarie è stata ritenuta sufficiente a dissuadere altri dall'imitarli.
Oggi la NATO non ha più la giustificazione della minaccia sovietica ed in effetti il numero di soldati statunitensi non è sufficiente per garantirne la funzionalità militare. L'apertura di nuove basi NATO e di nuovi basi americane ha comportato l'impiego di parte del personale di basi vecchie, così molti hanno ingenuamente pensato che ciò preludesse ad una loro chiusura, cosa che in realtà non sta avvenendo.
Il rapporto tra basi americane e NATO con il contrabbando e l'evasione fiscale organizzata dalle multinazionali, costituisce ormai il "segreto" meno segreto del mondo, ma l'autodisciplina degli organi d'informazione è ferrea, perciò le notizie rimangono confinate su internet, dove possono essere comunque neutralizzate tramite operazioni di discredito del tipo di quelle organizzate dal sito "Informazione corretta".
L'assenza di informazione dei media circa le nuove basi americane e NATO in Italia e le loro vere finalità, non comporta però un semplice vuoto informativo, ma l'impiego di mezzi di guerra psicologica per demoralizzare il Paese occupato. Benedetto Croce teorizzò il carattere anti-italiano del fascismo, e questa sua tesi storica è oggi confermata dal fatto che l'attuale campagna mediatica di riabilitazione del fascismo si risolve in pura e semplice propaganda anti-italiana.
Il vero messaggio di questa offensiva di guerra psicologica riguarda infatti le scarse doti morali del popolo italiano che, dopo aver in maggioranza osannato Mussolini, lo avrebbe abbandonato e ucciso quando le sorti del conflitto gli sono state sfavorevoli.
Sia in patria che all'estero negli anni '30 Mussolini era presentato come il salvatore dell'Italia dopo secoli di errore e miseria, un uomo che l'Italia stessa non si meritava (e in un certo senso era vero). Che Mussolini possa essere stato lui il traditore degli Italiani e non viceversa, è un'ipotesi che non sfiora nemmeno questo tipo di guerra psicologica, perché appunto di guerra psicologica si tratta.
11 gennaio 2007
 
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FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


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