"
"Un'idea che non sia pericolosa non merita affatto di essere chiamata idea."

Oscar Wilde
"
 
\\ Home Page : Archivio (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di comidad (del 26/08/2021 @ 00:18:38, in Commentario 2021, linkato 6296 volte)
Quando il Sacro Occidente, all'unisono mediatico, intona il lamento per la propria “sconfitta”, l’antioccidentalista “sgamato” si mette in sospetto poiché sa che la psicodrammatica è uno degli schemi di potere più ricorrenti del sacroccidentalismo. Intanto abbiamo scoperto che, nonostante una certa stanchezza, la guerra in Afghanistan è rimasta “popolare” come nel 2001, con un appoggio convinto di una parte dell'opinione pubblica, che ha vissuto il ritiro come un dramma personale e lo ha usato per rinfocolare i propri istinti guerrafondai.
La ventennale guerra della NATO in Afghanistan ha presentato sin dall’inizio evidenti anomalie, come l’assoluta inconsistenza delle motivazioni ufficiali: la “lotta al terrorismo” appariva infatti fuori luogo, dato che i Talebani non c’entravano nulla con l’11 settembre e farli oggetto della vendetta appariva pretestuoso. Enrico Letta ricorda male: la “esportazione della democrazia” fu tirata fuori tra i casus belli dell’invasione dell’Iraq del 2003, non per l’Afghanistan. A ciò si aggiunge l’evanescenza degli obbiettivi strategici dichiarati. Come molti commentatori hanno già ricordato, il paragone col Vietnam è improponibile, poiché in Afghanistan un vero confronto di forze sul campo non c’è mai stato.
Tutte le guerre imperialistiche sono cordate di affari e le “guerre anomale” più di tutte. La presenza massiccia di ONG sul suolo afgano ha consentito non solo di riciclare il denaro sporco dell'oppio (il cui boom produttivo è coinciso “casualmente” con l’occupazione della NATO), ma anche il denaro pubblico destinato ad iniziative umanitarie, trasformato in investimenti più remunerativi. D’altra parte i business si esauriscono oppure ad un certo punto i costi superano i profitti, perciò può anche arrivare il momento di abbandonare il campo. Ammesso che sia così, sarebbe comunque improprio parlare in questo caso di sconfitta dell’imperialismo.
Gli stessi Talebani, come campioni dell’antimperialismo, risultano abbastanza improbabili, visti i loro organici rapporti con i servizi segreti pakistani. Il rapporto privilegiato con il Pakistan è anche alla base del riconoscimento internazionale che di fatto è stato accordato al nuovo regime talebano da molti governi dell’area. Prima dell'invasione del 2001 i Talebani non controllavano però pienamente il territorio afgano, soprattutto al Nord del Paese, ed è probabile che le cose rimangano così, a prescindere da ciò che deciderà di fare il figlio di Massud.

Presentare l'arrivo dei Talebani a Kabul come la calata dei barbari appare inoltre una palese forzatura. Negli anni ’80, quando gli invasori erano i Sovietici, il Sacro Occidente non si indignava per i burqa o per la mancata istruzione delle donne, oppressioni che c’erano da prima del regime talebano e che il regime comunista locale contrastava. Per di più, in tanti anni di propaganda occidentalista, nessuno straccio di prova è stato mai portato circa i rapporti tra Talebani ed attentati esterni al territorio afgano.
Va anche sottolineato che la NATO non aveva affatto creato un clima idilliaco di rispetto dei mitici “diritti umani”. Due anni fa un rapporto di Human Rights Watch rivelava che in Afghanistan vigeva il terrore delle squadre della morte finanziate dalla CIA. Human Rights Watch ed Amnesty International pubblicano questi rapporti “scomodi” per mantenersi credibili, sapendo però in anticipo che, quando si tratta di crimini statunitensi ed israeliani, non saranno rilanciati dai grandi media: è un compromesso, un gioco delle parti, che consente a queste organizzazioni per i diritti umani di sopravvivere e di tornare utili allorché sulla graticola mediatica deve finire qualche “dittatore” sgradito al Sacro Occidente. Non è realistico ritenere che questi omicidi seriali colpissero solo i Talebani o i loro simpatizzanti, e testimonianze di veterani americani confermano che fossero direttamente coinvolti nei crimini persino i corpi di polizia addestrati dalla NATO.
La superiorità morale del Sacro Occidente si basa esclusivamente sulla potenza mediatica che consente al bue di dire cornuto all’asino. Durante il regime paradisiaco della NATO, i dati ufficiali dell'ONU registravano 2,6 milioni di profughi afgani registrati, gran parte di questi rifugiati in Pakistan ed in Iran. Ma allora la questione dei profughi afgani non allarmava i media come adesso, sebbene i numeri attuali siano inferiori.
Secondo fonti della stessa ONU i rifugiati afgani non registrati sarebbero addirittura qualche milione in più di quelli registrati, la maggior parte accolti in Iran. L'ONU ammette che, pur con qualche problema, l'Iran (Stato “canaglia” per eccellenza, secondo la propaganda occidentalista e infatti colpito da innumerevoli sanzioni) fa molto per assistere i profughi, assicurando l’istruzione anche ai bambini afgani privi di documenti. Gli Stati occidentali invece già litigano tra loro per accogliere qualcuno di quei profughi, su cui pure stanno versando calde lacrime.

Altro aspetto poco convincente della vicenda riguarda l'eccessiva pressione mediatica sul personaggio Biden. Fa parte del roleplay americano assegnare sempre al presidente democratico la parte dell’imbelle, ma a decidere tempi e modi di un ritiro non è il presidente USA, bensì direttamente il Pentagono, che ha anche tutti i mezzi per bloccare eventuali direttive presidenziali non gradite. Se c’è stata “precipitazione” nell’evacuazione, tale da creare la solita “emergenza umanitaria”, appare difficile pensare che sia stata casuale. Nessuna sconfitta sul campo incalzava le truppe NATO o ne metteva in questione l’incolumità, come era accaduto invece a suo tempo in Vietnam, dove le truppe USA dovevano vedersela non solo con la guerriglia Vietcong ma soprattutto con l'esercito regolare nord-vietnamita.
La “emergenza umanitaria” sta già diventando il pretesto per una sorta di parziale reinserimento della NATO, con i “voli umanitari”. Quest’appendice potrebbe rappresentare un modo per proseguire l’ingerenza della NATO; e ci potrebbe anche essere il risvolto di un ennesimo business legato ai profughi, da monitorare con attenzione. I media parlano di un “ultimatum” dei Talebani alla NATO, un'intimazione a sgombrare entro il 31 agosto, ma l'effettiva dichiarazione sembra più un richiamo al rispetto degli impegni presi. Aver fatto questo richiamo è stato comunque un atto di ingenuità, che i media occidentali hanno sfruttato a dovere per alimentare nell'opinione pubblica la psicosi revanscista, infatti sono già cominciate le pressioni per posticipare il ritiro della NATO.
L’artificiosità di questa ennesima emergenza umanitaria pone dei dubbi sulla effettiva volontà di un pieno ritiro della NATO e apre spazio all'ipotesi di un piano per ristrutturare il tipo di presenza militare con l'alibi del “salvataggio”, sia dei profughi, sia delle donne minacciate dal ritorno del burqa. A complicare il quadro sono arrivate nelle ultime ore persino notizie incontrollate su un possibile attacco dell'Isis a Kabul, così il clima di corsa al “salvataggio” è completo. Il “salvataggio” è un alibi tipico del Sacro Occidente, un richiamo della foresta per i colonialisti (pardon, per i “salvatori”) irriducibili. Certo, potrebbe trattarsi solo di uno psicodramma per digerire la frustrazione e ribadire la superiorità occidentale, ma è bene considerare anche ipotesi diverse.

Ringraziamo Claudio Mazzolani per la collaborazione.
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Di comidad (del 29/08/2021 @ 00:09:12, in In evidenza, linkato 5391 volte)
Lo schema emergenzialista è di una ripetitività inesorabile. Sembrava che vent’anni di bombardamenti avessero immunizzato gli Afgani dal terrorismo, invece è spuntata la variante Kappa (c’è anche col Covid!). Adesso c’è l’ISIS Khorasan, quindi, come per il vaccino, ci vorranno la seconda e la terza dose di bombardamenti ed anche il richiamo almeno ogni cinque o sei mesi.
Il Fondo Monetario Internazionale ci aveva avvisato che i Talebani non erano affidabili nel controllare la situazione, infatti i preveggenti dirigenti del FMI avevano negato al nuovo governo talebano di accedere ai 650 miliardi di dollari a cui avrebbe avuto diritto: "È estremamente improbabile che i talebani abbiano accesso ai fondi SDR in una forma utilizzabile nel breve termine, ovvero con la possibilità di accedervi e scambiarli con dollari, euro o altre valute", ha affermato a Bloomberg Douglas Rediker, ex rappresentante degli Stati Uniti nel comitato esecutivo dell'FMI. "Se i talebani saranno il governo de jure e de facto dell'Afghanistan, allora sarà difficile per il Fondo negare l'accesso agli SDR", ha aggiunto Rediker, "ma verranno fatti enormi sforzi per evitare un risultato del genere". Gli “enormi sforzi” prevedevano anche attentati “false flag” all'aeroporto di Kabul?
Visto che le bombe non avevano fatto abbastanza morti, i militari americani dopo le esplosioni hanno sparato all'impazzata sulla folla facendo molte vittime. La BBC riferisce testimonianze secondo le quali militari americani, e forse anche turchi, hanno sparato dall'alto delle torrette dell’aeroporto.
Intanto anche la Federal Reserve ed altre banche USA si rifiutano di restituire i fondi che il governo talebano aveva depositato negli USA oltre vent’anni fa. Per le lobby finanziarie questo attentato è “casualmente” una manna dal cielo.
Ogni emergenza è una cordata di affari, e infatti si è agganciato anche il vagone della lobby dei droni. I media annunciano trionfalmente il bombardamento americano tramite drone per punire un dirigente del cattivissimo ISIS K.
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (46)
Commenti Flash (62)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (33)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


21/11/2024 @ 17:27:18
script eseguito in 47 ms