Lo schema emergenzialista è di una ripetitività inesorabile. Sembrava che vent’anni di bombardamenti avessero immunizzato gli Afgani dal terrorismo, invece è spuntata la variante Kappa (c’è anche col Covid!). Adesso c’è l’ISIS Khorasan, quindi, come per il vaccino, ci vorranno la seconda e la terza dose di bombardamenti ed anche il richiamo almeno ogni cinque o sei mesi.
Il Fondo Monetario Internazionale ci aveva avvisato che i Talebani non erano affidabili nel controllare la situazione, infatti i preveggenti dirigenti del FMI avevano negato al nuovo governo talebano di accedere ai 650 miliardi di dollari a cui avrebbe avuto diritto: "Č estremamente improbabile che i talebani abbiano accesso ai fondi SDR in una forma utilizzabile nel breve termine, ovvero con la possibilità di accedervi e scambiarli con dollari, euro o altre valute",
ha affermato a Bloomberg Douglas Rediker, ex rappresentante degli Stati Uniti nel comitato esecutivo dell'FMI. "Se i talebani saranno il governo de jure e de facto dell'Afghanistan, allora sarà difficile per il Fondo negare l'accesso agli SDR", ha aggiunto Rediker, "ma verranno fatti enormi sforzi per evitare un risultato del genere". Gli “enormi sforzi” prevedevano anche attentati “false flag” all'aeroporto di Kabul?
Visto che le bombe non avevano fatto abbastanza morti, i militari americani dopo le esplosioni hanno sparato all'impazzata sulla folla facendo molte vittime.
La BBC riferisce testimonianze secondo le quali militari americani, e forse anche turchi, hanno sparato dall'alto delle torrette dell’aeroporto.
Intanto anche la Federal Reserve ed altre banche USA
si rifiutano di restituire i fondi che il governo talebano aveva depositato negli USA oltre vent’anni fa. Per le lobby finanziarie questo attentato è “casualmente” una manna dal cielo.
Ogni emergenza è una cordata di affari, e infatti si è agganciato anche il vagone della lobby dei droni. I media annunciano trionfalmente il
bombardamento americano tramite drone per punire un dirigente del cattivissimo ISIS K.