Bambini mendicanti, servizi sociali e servizi segreti
Le città sono invase da bambini di nazionalità romena, o presunta tale, che chiedono l'elemosina. Ora, la deportazione di tanti romeni ha evidentemente un costo.
L'accattonaggio può vantare profitti tali da giustificare un simile traffico? Possibile che l'accattonaggio costituisca un tale business da spiegare l'interesse delle organizzazioni criminali che si occupano del traffico di esseri umani?
Il problema è che le organizzazioni criminali non sono delle generiche "mafie", ma costituiscono la diretta emanazione di Servizi Segreti, abituati ai profitti miliardari del traffico di droga e di armi. La presenza di questi bambini sulle nostre strade non è perciò spiegabile con gli spiccioli che procurano, ma va inquadrata in una strategia di destabilizzazione della coscienza collettiva. Si tratta di un vero e proprio esperimento sociale, che serve a valutare il grado di accettazione da parte delle persone di questo orrore quotidiano, avallato dalla sfacciata connivenza delle cosiddette autorità preposte. Le leggi attuali vietano l'uso dei bambini nell'accattonaggio e tutelano i diritti del minore. Queste leggi sono palesemente disapplicate. Problemi di polizia di Stato vengono delegati ai Comuni e ai "Servizi Sociali". Già Napoleone diceva che se si vuole bloccare qualcosa basta delegarne l'attuazione ai Municipi.
E poi: come si può chiedere ai Servizi Sociali di risolvere i problemi creati dai Servizi Segreti?
Comidad, Napoli settembre 2005
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