"
"La nozione di imperialismo americano non si deve intendere come dominio tout court degli Stati Uniti, ma come la guerra mondiale dei ricchi contro i poveri, nella quale gli USA costituiscono il riferimento ed il supporto ideologico-militare per gli affaristi e i reazionari di tutto il pianeta."

Comidad (2012)
"
 
\\ Home Page : Articolo
Francia: la guerriglia sociale simulata
Di comidad (del 09/11/2005 @ 21:17:59, in Commentario 2005, linkato 1234 volte)
La guerriglia che agita in questi giorni le periferie urbane francesi ha un interessante precedente che, sinora, nessuno ha richiamato alla memoria. Nel 1986 vi fu in Francia un esteso movimento studentesco contro la riforma universitaria proposta dal governo. Durante una grande manifestazione studentesca vi furono anche furiosi scontri, soprattutto nel Quartiere Latino di sessantottina memoria. Pochi giorni dopo, però, ecco la sorpresa: riprese televisive mostrarono gli autori degli scontri, individuati come poliziotti camuffati, mentre uscivano nientemeno che dal Municipio di Parigi, dove avevano la loro base. Lo scandalo coinvolse direttamente Chirac, che era stato sindaco di Parigi sino a poco prima e che allora si trovava in coabitazione conflittuale, da primo ministro, con il presidente della repubblica Mitterrand. Lo scontro istituzionale fra Chirac e Mitterrand aveva consentito, per qualche momento, alla verità di uscire fuori.
È possibile che anche oggi Chirac applichi agli immigrati le stesse tecniche di provocazione poliziesca?
Non solo è possibile, ma è addirittura probabile, poiché l'emergenza costituisce un essenziale fattore di legittimazione per il potere politico. In questo caso risulta anche evidente che il vero obiettivo di questa operazione di provocazione poliziesca e mediatica non è di tipo interno, ma europeo. Non a caso Romano Prodi ha immediatamente paventato (o auspicato?) la possibilità di rivolte analoghe anche in Italia. Ovviamente il futuro governo di centrosinistra si sta già candidando a gestire con "fermezza" l'emergenza sociale, come ha già dimostrato il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati.
Non molto tempo fa anche il primo ministro spagnolo, il socialista Zapatero, ha fatto sparare sugli immigrati, impugnando anche lui la bandiera dell'ordine pubblico come pretesto per liquidare lo Stato di Diritto e la convivenza civile.
Altri piccoli dettagli completano il quadro, come, ad esempio, i finti pacchi bomba indirizzati qualche giorno fa a Cofferati e l'anno scorso a Prodi. Si sa che ogni pacco bomba costituisce una pubblica onorificenza per chi lo riceve. Anche in questo caso la memoria dei mass media è corta, infatti è già stato dimenticato l'episodio del carabiniere saltato in aria nella sua caserma mentre confezionava una bomba.
Il modello europeo si presenta quindi parzialmente diverso da quello americano: non è il finto il terrorismo esterno a legittimare l'abuso istituzionalizzato, ma è una finta guerriglia sociale interna.
Da parte della sinistra di opposizione non vi è la capacità di demistificare tutto questo, poiché si rimane vittima del consueto sofisma: dato che il disagio delle periferie è autentico, allora saranno autentiche anche le rivolte che si richiamano a questo disagio. Lo stesso falso ragionamento lo si fa con il terrorismo sedicente islamico: visto che gli islamici sono realmente scontenti del modello occidentale, allora non c'è dubbio che siano tutti potenziali kamikaze.
Il nesso consequenziale tra disagio e rivolta è assolutamente inconsistente, poiché tale nesso salta del tutto un passaggio essenziale dell'equazione, cioè l'organizzazione. Anche la spontaneità e l'imitazione necessitano di un contesto organizzativo.
Quando si ignora questo problema, allora si lascia il campo all'organizzazione del dominio ed alle sue mistificazioni.
Comidad, Napoli 9 novembre 2005
Articolo Articolo  Storico Archivio Stampa Stampa

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (46)
Commenti Flash (62)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (33)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


24/11/2024 @ 03:22:24
script eseguito in 32 ms