"
"Propaganda e guerra psicologica sono concetti distinti, anche se non separabili. La funzione della guerra psicologica è di far crollare il morale del nemico, provocargli uno stato confusionale tale da abbassare le sue difese e la sua volontà di resistenza all’aggressione. La guerra psicologica ha raggiunto il suo scopo, quando l’aggressore viene percepito come un salvatore."

Comidad (2009)
"
 
\\ Home Page : Articolo
LA SIRIA ANNESSA ALLA CLEPTO-CIVILTÀ OCCIDENTALE
Di comidad (del 12/12/2024 @ 00:07:07, in Commentario 2024, linkato 5833 volte)
La democrazia non esiste, è solo l’etichetta mitologica per quel costoso apparato di pubbliche relazioni che è l’elettoralismo. Viviamo in un sistema dove non sei tu che fai i soldi, ma sono i soldi che fanno te; e ciò vale anche per le candidature elettorali. Il “golpettino” compiuto dalla Corte Costituzionale romena contro un candidato “putiniano” non va quindi a colpire l’evanescente “democrazia” ma appunto il costoso apparato di pubbliche relazioni, il che non è affatto un evento da poco. L’elettoralismo può a volte erroneamente intercettare motivazioni meschine, come l’istinto di conservazione dei romeni, e sortire momentaneamente effetti indesiderati per le oligarchie locali e internazionali; ma il sistema elettorale è concepito appunto per ammortizzare e fuorviare l’eventuale dissenso. Si può ricorrere anche ai brogli, o al boicottaggio da parte delle burocrazie ministeriali; in casi particolari, si può arrivare persino all’eliminazione fisica. Di solito però è sufficiente fornire agli eletti dal popolo un alibi emergenziale per consentirgli una comoda scappatoia dalle proprie promesse elettorali. Invece il fatto di annullare un risultato elettorale con motivazioni fumose come l’uso di Tik Tok, denota una totale mancanza di lucidità, cioè si tratta di un tipico caso di auto-intossicazione con la propria stessa propaganda, prendendo sul serio i propri stessi fantasmi.
Fortunatamente nella nostra cara Italietta non abbiamo di questi inconvenienti, dato che siamo passati direttamente dalla prima repubblica alla seconda monarchia, con il “Capo dello Stato” che non deve subire il vaglio elettorale, ma è lui a nominare i ministri, bloccando quelli indesiderati; inoltre presiede il Consiglio Supremo di Difesa, svolgendo il ruolo di garante della “collocazione occidentale”, cioè di quel vincolo coloniale chiamato “alleanza” e che l’oligarchia nostrana ricerca e coltiva poiché fa da sponda affaristica e da copertura contro le classi subalterne. Nella prima repubblica i partiti controllavano banche e industrie attraverso l’IRI, quindi contavano ancora qualcosa; mentre oggi i partiti e i loro leader svolgono una funzione puramente decorativa e ludica da talk-show. Molti si dichiarano ammirati dal fatto che il governo Meloni sia l’unico in Europa a non essere in bilico, ma non ci dicono che la Meloni non è a rischio di cadere per il banale motivo che non conta nulla. A confermare il ruolo di monarca assoluto del cosiddetto “Presidente della Repubblica” concorrono anche i simboli, come il fatto di risiedere alla reggia del Quirinale e occupare il palco reale della Scala, dove quest’anno Mattarella si è fatto sostituire mandando, oltre che il presidente del Senato, che è la seconda carica dello Stato, soprattutto la senatrice Segre, in modo da ribadire la fedeltà al campo “occidentale”.
Dal punto di vista storico e culturale la categoria di “Occidente” è molto vaga; in compenso è molto precisa dal punto di vista del Codice Penale, quando parla di reato di riciclaggio; un riciclaggio però fatto bene, in modo da sfuggire all’arguzia di Gratteri. Ad esempio: ora che Stellantis sta per prendere altri soldi pubblici dal ministro Urso, come farà a rubarli e a trasformarli in ricchezza privata? Ce lo spiega l’Ambasciata italiana a Tel Aviv, che ci fa sapere che Stellantis ha firmato un accordo con l’Authority israeliana per l’innovazione, la quale mette a disposizione una serie di “start-up”, cioè di nuove imprese create ad hoc per fare da sponda al giro di denaro. I soldi stanziati ufficialmente per Mirafiori e Pomigliano se ne vanno in start-up israeliane. Si capisce il motivo per cui Israele è intoccabile. La nostra Ambasciata a Tel Aviv ci fa sapere che anche l’ENEL fa le stesse cose; e l’ENEL è una SpA di cui il governo è azionista. La civiltà occidentale può essere quindi definita come una cleptocrazia internazionale che ruba denaro pubblico riciclandolo attraverso banche, fondazioni non profit e start-up. Ogni volta che andate alla pompa di carburante e pagate le accise, commuovetevi al pensiero di contribuire alla clepto-civiltà occidentale.

Contrariamente alle dicerie, il nostro “Presidente della Repubblica” detiene molti più poteri del presidente degli Stati Uniti, il quale non ha a disposizione l’arma dello scioglimento delle camere. A causa delle sue continue preoccupazioni di gradimento elettorale, il presidente USA è ricattabile dai donatori e non ha a disposizione il tempo materiale per riuscire a concentrarsi sulla macchina del potere; quindi anche lo “spoil system” spesso non risulta efficace, visto che il presidente USA non può sapere con precisione in quali svincoli piazzare i propri uomini e magari si limita a coprire quei posti direttivi più appariscenti ma meno decisivi. Uno come Biden poteva vantare una conoscenza degli apparati, però, non a caso, è arrivato alla presidenza quando era già mentalmente inabile, come del resto lo è anche la sua vicepresidente Harris, troppo spesso apparsa in pubblico ilare e sotto l’effetto dell’alcol. Non ha perciò nessun fondamento la tesi secondo cui Putin avrebbe sacrificato la Siria ad un accordo con Trump per l’Ucraina. Semmai l’accordo sulla pelle della Siria era con Erdogan, dato che è la Turchia a controllare l’accesso al Mar Nero, che è il vero oggetto del contendere della vicenda ucraina. Occorrerebbe poi sapere in quali termini sta procedendo la spartizione della Libia da parte di turchi e russi.
L’informazione ufficiale ci parla degli interessi turchi in Siria concentrandosi sulle esigenze di fronteggiare la minaccia curda e di rimpatriare i milioni di profughi siriani oggi stanziati in Turchia. In realtà la minaccia curda è cresciuta proprio a causa della destabilizzazione della Siria dal 2011 in poi; così come il problema dei milioni di profughi è sorto sempre a motivo di quella destabilizzazione; una destabilizzazione, che però non avrebbe mai potuto compiersi se il governo turco avesse negato assistenza e ospitalità alle basi jihadiste. Non si tratta quindi di semplici “interessi” turchi ma di un imperialismo turco talmente aggressivo da essere disposto a correre i suoi rischi.
Putin non è talmente sprovveduto da perdere il suo tempo con uno come Trump, né in generale può più credere che serva a qualcosa trattare con i presidenti USA, dato che questi non avrebbero comunque il controllo sull’attuazione di qualsiasi decisione dovessero prendere. Ciò non vuol dire però che il presidente russo sia affidabile con i suoi alleati; ammesso e non concesso che gli “alleati affidabili” possano esistere davvero. In realtà l’espressione “alleato affidabile” è solo un ossimoro, dato che alleanze sono poco efficaci per la reciproca sicurezza, mentre lo sono moltissimo per la reciproca corruzione. Oggi anche Bashar Al Assad entra a pieno titolo nella lista d’onore dei bidonati da Putin, insieme con Saddam Hussein, Gheddafi e gli armeni. Cosa sia successo davvero in queste ultime settimane in Siria, forse non lo sapremo mai. Ancora in questi giorni ci viene proposto un illusionismo informativo che omette dettagli essenziali, per cui non si sa se l’esercito siriano abbia consegnato le armi o meno. L’unica cosa certa è che la marcetta lampo da Idlib a Damasco dei jihadisti è stata soltanto una rappresentazione ad uso dei media euro-americani. Assad è da sempre fatto oggetto di articoli spazzatura che lo descrivono come un dittatore sanguinario e corrotto, senza peraltro fornire alcun riferimento preciso per le accuse. Traducendo dal politicamente corretto, “dittatura sanguinaria e corrotta” vuol dire che nella Siria di Assad non c’erano abbastanza banche, fondazioni non profit e start-up per poter fare un riciclaggio decente.
Va ricordato che i russi sono arrivati in Siria solo nel 2015 e che nel 2012 Assad aveva avuto il suo momento eroico, quando con il suo esercito di leva era riuscito a reggere l’assedio di Damasco dei jihadisti sostenuti, finanziati e addestrati da USA, Regno Unito, Francia, Turchia, Qatar, Arabia Saudita e Israele; e quest’ultimo anche allora bombardava in continuazione truppe e basi siriane supportando i jihadisti di Al Nusra. Anche nel 2012 molti generali ed ufficiali avevano già abbandonato Assad, che però riuscì a spuntarla lo stesso. I bei tempi in cui non si era semplici “alleati”.
Articolo Articolo  Storico Archivio Stampa Stampa

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (49)
Commenti Flash (62)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenêtre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (33)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


18/12/2024 @ 04:39:17
script eseguito in 31 ms