Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Delitti e stragi di Stato hanno sempre trovato il loro punto debole nella gestione dei capri espiatori di turno, i quali spesso si sono sottratti al ruolo loro assegnato.
Questo problema è stato finalmente risolto grazie all'invenzione dei kamikaze. In tal modo gli addetti allo stragismo di Stato possono trasportare sul luogo il loro capro espiatorio già morto, oppure individuarlo a piacere tra le vittime. Ciò è stato facilissimo in una città come Londra, dove un terzo della popolazione è di religione islamica. Nessun giornalista si è domandato a cosa serva un kamikaze per colpire degli obiettivi civili inermi, quando si potrebbero lasciare le bombe nei cestini dei rifiuti o nei bagagliai delle macchine. A questa disciplina informativa non ha fatto eccezione la stampa di sinistra, anche la più "alternativa".
L'alternativa è tra sospetto e collaborazionismo. Vi sono delle obiezioni che hanno un carattere puramente retorico e pretestuoso e sono quasi sempre quelle che avanzano riserve circa l'origine poliziesca e governativa degli attentati terroristici, con il solito argomento che la realtà sarebbe più complessa. In realtà, non è possibile valutare volta per volta i fatti in base alle notizie a disposizione, in quanto non disponiamo di nostre fonti di informazione. In altre parole, c'è troppa sproporzione di forze per avere immediatamente una vera informazione alternativa. Ma se non è possibile stabilire la verità, è invece possibile verificare la falsità.
Ciò che infatti è sempre possibile fare, è il valutare l'attendibilità delle versioni ufficiali in base a dei precisi indicatori oggettivi. Quanto più il sistema informativo risulta militarizzato, tanto meno sarà attendibile. Di fronte a un sistema comunicativo militarizzato, il non esprimere sospetti equivale a collaborazionismo.
Comidad, Napoli - luglio 2005
Se, com'è certo, anche in questa strage londinese c'è la mano dei servizi segreti, Blair ha giocato la sua parte meglio di Aznar. Nessun tentennamento infatti nell'attribuire gli attentati agli islamici; nessuna ipotesi è stata minimamente avanzata sulla possibilità che fosse l'IRA ad averli organizzati. Forse stavolta hanno fornito l'attentato insieme alle "istruzioni per l'uso". Oppure, più semplicemente, Blair era più direttamente informato, dato che, con tutta probabilità, sono i servizi segreti anglo-americani congiunti a compiere questi attentati. I media britannici avevano così tanta fretta di attribuire gli attentati, da accreditare subito una rivendicazione talmente fasulla da essere stata quasi immediatamente smascherata dalle emittenti arabe: grossolani errori grammaticali, citazioni dal Corano assolutamente inesatte. Ma anche con una rivendicazione fasulla, secondo gli investigatori questo tipo di attentato può essere solo opera di Al Qaeda. Ma intanto è cominciata la grande festa allucinatoria del controllo: grande sfoggio di cani poliziotto, controlli triplicati alle frontiere ed agli aeroporti, giubbotti antiproiettile, obiettivi sensibili sotto stretta sorveglianza, livello di allerta che negli USA ha raggiunto la soglia arancio, livello immediatamente precedente quello massimo, poliziotti armati fino ai denti, carabinieri in motocicletta che partono rombando (per dove?). La TV ci informa: ormai nessuno può più sentirsi al sicuro; quindi tutti i cittadini in fila per due, allineati e coperti. Non c'è dubbio che, mai come in questo caso, tra la cosiddetta "gente" circolino parecchi dubbi a proposito dell'attribuzione islamica dell'attentato. Bush è apparso troppo fortunato: invece di doversi difendere sulla questione dell'effetto serra e sul debito dei paesi poveri, è potuto uscire trionfatore dal G8 grazie a questa strage. Allo stesso modo, era apparso sin troppo provvidenziale per gli USA l'arrivo di questo nemico "fondamentalista islamico", utile a ricompattare l'Occidente sotto la leadership statunitense dopo che la fine dell'impero sovietico rischiava di indebolirla. Eppure la comunicazione ufficiale non ha lasciato filtrare nessuna informazione o opinione contraria. Come ha dimostrato anche l'esperienza dell'astensionismo di sinistra all'ultimo referendum, ormai esiste un'area di opinione totalmente ammutolita, di cui non traspare nessuna traccia nella comunicazione ufficiale. Siamo di fronte a una vera e propria militarizzazione del sistema informativo, il che costituisce di per sé una prova della falsità delle notizie fornite. Come al solito, altrettanto importante del controllo della comunicazione ufficiale, è risultato per il Dominio controllare la comunicazione "antagonistica" e "alternativa". Ne è una riprova il comunicato degli anarchici britannici, i quali non avanzano nessuna riserva riguardo alla versione ufficiale sull'attentato fornita dal governo britannico.
Comidad, Napoli 11 luglio 2005
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