"
"L'elettoralismo risulta così euforizzante perché è una forma di pornografia, attiene cioè al desiderio puro, magari con quella dose di squallore che serve a conferire un alone di realismo alla rappresentazione. Ma i desideri, i programmi e le promesse elettorali non sono la realtà, che è invece scandita dalle emergenze. L'emergenza determina un fatto compiuto che azzera ogni impegno precedente, ed a cui ogni altra istanza va sacrificata, come ad un Moloc. Carl Schmitt diceva che è sovrano chi può decidere sullo stato di eccezione. Ma nella democrazia occidentale vige uno stato di emergenza cronica, cioè uno stato di eccezione permanente, l'eccezione diventa la regola."

Comidad
"
 
\\ Home Page : Archivio (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di comidad (del 14/07/2011 @ 01:54:55, in Commentario 2011, linkato 2692 volte)
Lunedì scorso le agenzie di stampa ci hanno fatto sapere che a Damasco si sarebbe verificato un attacco da parte di "manifestanti" contro le ambasciate di Stati Uniti e Francia, con una debole reazione da parte della polizia. Ancora non si può stabilire se sia stato il governo siriano ad ispirare l'azione, oppure se si sia trattato di una rivolta anticoloniale che aveva l'intenzione di smuovere dalle sue storiche ambiguità il regime degli Assad, da sempre pronto alla compromissione con gli USA. Ma se il fatto si fosse davvero verificato, costituirebbe comunque un dato positivo; infatti, se si ha un nemico, non ha senso far finta che esso non ci sia, perciò tanto vale ricambiarlo con un'ostilità che gli sottragga l'alibi di star svolgendo il ruolo di osservatore neutrale o, addirittura, di arbitro.
C'è anche da sottolineare che le ambasciate USA non costituiscono obiettivi puramente simbolici; anzi, rappresentano qualcosa di ben più insidioso di semplici centrali di spionaggio, poiché funzionano come apparati di eversione politica e sociale, in cui vengono poste le basi logistiche e le relazioni politiche sia per colpi di Stato, sia per "rivoluzioni colorate". Per questo motivo, l'attacco all'ambasciata americana può essere stato utile a preservare la capitale Damasco da ulteriori "rivoluzioni colorate", simili a quelle che si sono già verificate nel nord della Siria.
Una battuta che circolava sino ad una decina di anni fa nel Dipartimento di Stato americano suonava più o meno così: "Perché non ci sono colpi di Stato da noi negli USA? Sarà perché qui non ci sono ambasciate americane."
Poi, nel 2001, anche negli Stati Uniti si è verificato un colpo di Stato, quello dell'11 settembre, che determinò una sorta di commissariamento del Congresso da parte dell'Amministrazione Bush-Cheney-Rumsfeld, con l'approvazione a scatola chiusa di una serie di leggi di spesa. Quindi, sebbene sia vero che le ambasciate USA svolgono il ruolo istituzionale di preparare colpi di Stato, ciò non vuol dire che tutti i colpi di Stato si possano attribuire alle ambasciate USA.
Il fatto che Berlusconi abbia disertato il ricevimento all'ambasciata USA, offerto per la ricorrenza del 4 luglio, non vuol dire perciò che il nostro Presidente del Consiglio non possa prendere ordini da qualche altra parte. Esiste infatti un golpismo "istituzionalizzato" che è insito nel sistema stesso delle organizzazioni internazionali. Come è noto, il Fondo Monetario Internazionale detiene lo status giuridico di agenzia ONU. Ma come si esercitano concretamente i suoi poteri?
In un documento del 18 marzo 2011, reperibile sul sito dello stesso Fondo Monetario Internazionale, "Come il FMI promuove la stabilità economica globale", si afferma: "Ogni Paese che si unisce al FMI accetta l'obbligo di sottoporre le proprie politiche economiche e finanziarie al vaglio della comunità internazionale. For its part the IMF is mandated to oversee the international monetary system, to ensure its effective operation, and the compliance of each member with its commitments, under Article IV, to run policies consistent with domestic and external stability. Da parte sua l'FMI ha il compito di supervisionare il sistema monetario internazionale, per garantirne l'effettivo funzionamento, nonché la conformità di ogni membro con i suoi impegni, ai sensi dell'articolo IV, a condurre politiche coerenti con la stabilità interna ed esterna. Therefore, the IMF monitors and assesses developments and policies at the country, regional, and global levels. Pertanto, il FMI controlla e valuta gli sviluppi e le politiche nazionali, regionali e globali."(1)
In un altro documento, che riguarda il ruolo istituzionale di "sorveglianza" dello stesso FMI sui Paesi membri, e che reca la data del 23 febbraio 2011, così viene precisato il concetto di "sorveglianza":
"Economisti del FMI continuano a monitorare regolarmente le economie dei membri. They visit member countries - usually annually - to exchange views with the government and central bank and focus on whether there are risks to domestic and external stability that argue for adjustments in economic or financial policies. Visitano i paesi terzi, di solito ogni anno per uno scambio di vedute con governo e banca centrale e concentrarsi su se ci sono rischi per la stabilità interna ed esterna che comportano la regolazione delle politiche economiche o finanziarie. During their mission, IMF staff also typically meet with other stakeholders, such as parliamentarians and representatives of business, labor unions, and civil society to help evaluate the country's economic policies and direction. Durante la sua missione, il personale FMI di solito si incontra anche con gli altri soggetti interessati, come parlamentari e rappresentanti delle imprese, sindacati e società civile per aiutare a valutare le politiche economiche del paese e la direzione."
Una volta aperta la pagina web già segnalata, quest'ultimo documento si trova cliccando sulla colonna a sinistra la voce "FMI Sorveglianza".
La parte più interessante della citazione è nell'ultima frase, in cui si afferma che il personale del FMI non si limita ad incontrare i componenti del governo, ma si riserva di prendere contatti con politici, imprenditori, sindacalisti ed, in genere, "società civile" dei Paesi che si intende "sorvegliare".
Nel gergo del FMI per "società civile" si intende soprattutto il sottobosco delle organizzazioni non governative, ma anche sindacati, associazioni imprenditoriali, associazioni di beneficenza, ecc.: "The IMF uses the term “civil society organization” to refer to the wide range of citizens’ associations that exists in virtually all member countries to provide benefits, services, or political influence to specific groups within society. CSOs include: business forums, faith-based associations, labor unions, local community groups, nongovernmental organizations (NGOs), philanthropic foundations, and think tanks."
Come si vede, in questa citazione c'è tutta la lista degli ingredienti necessari per fabbricare una "rivoluzione colorata". Quindi il FMI non solo ammette di crearsi una propria rete di relazioni all'interno dei Paesi membri, ma addirittura si vanta di farlo, ed in documenti pubblici, che costituiscono un vero e proprio manuale di colonialismo. Questa "trasparenza" - o sfacciataggine nell'esibire il proprio manuale di colonialismo -, risponde ad una logica precisa. In caso di inchieste giudiziarie che mettessero in luce l'esistenza di queste reti di relazioni del FMI, questo potrebbe sempre giustificarsi rivendicando il suo ruolo istituzionale, che prevede ufficialmente la facoltà - e il diritto - per il FMI di costituirsi come uno Stato nello Stato all'interno dei vari Paesi membri; un po' come quelle specie di insetti che si insediano dentro un altro insetto per divorare dall'interno l'organismo ospitante.
Del resto poi, chi li va a leggere i documenti del FMI?
Sulla prima pagina de "La Repubblica" di mercoledì scorso si è avuto, una volta tanto, il buon gusto di non usare l'eufemismo di "riforme strutturali", ma di chiamare la cosa col suo nome, rivelandoci cosa c'è davvero dietro la manovra finanziaria: un piano di privatizzazioni. Un manuale di privatizzazione (definito proprio così:"handbook"), compilato congiuntamente dal personale del FMI e della sua sorella Banca Mondiale, si trova sul sito di quest'ultima. Cliccando alla voce "Financial & Private Sector Development" ci vengono spiegati gli effetti mirabolanti delle privatizzazioni.(2)
C'è da stupirsi allora se i nostri "esperti economisti" italiani, dalle colonne del "Il Sole-24 ore", si dimostrino altrettanto entusiasti delle virtù delle privatizzazioni, le quali sarebbero capaci, da sole, di debellare l'insidia del debito pubblico? Di fronte ad un entusiasmo così chiaramente disinteressato, solo un incorreggibile malpensante potrebbe sospettare che l'allarmismo/terrorismo sul debito pubblico costituisca un pretesto funzionale proprio ad attuare il piano delle privatizzazioni.(3)
Insomma: se ogni tanto vi chiedete perché all'opposizione sia proibito fare l'opposizione; se volete sapere come mai l'agenda politica sia segnata dalle scadenze ineludibili delle manovre finanziarie, a cui tutti debbono inchinarsi; se vi sembra strano che un governo-fantoccio presieduto da un manichino non si decida a cadere; se, infine, vi sentite "spaesati" nel vostro Paese, allora, per capire cosa succede, sarebbe il caso che ogni tanto andaste a consultare il manuale di colonialismo del Fondo Monetario Internazionale.

(1) http://translate.google.com/translate?hl=it&prev=/search%3Fq%3Dimf%2Bgreece%26hl%3Dit%26rlz%3D1R2ACAW_it%26prmd%3Divns&rurl=translate.google.it&sl=en&u=http://www.imf.org/external/np/exr/facts/globstab.htm
(2) http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://web.worldbank.org/WBSITE/EXTERNAL/TOPICS/EXTFINANCIALSECTOR/0,,contentMDK:22463726~pagePK:148956~piPK:216618~theSitePK:282885,00.html&ei=BskdTv6eKoPpOaf2-KkJ&sa=X&oi=translate&ct=result&resnum=1&ved=0CDIQ7gEwAA&prev=/search%3Fq%3Dinternational%2Bmonetary%2Bfund%2Bprivate%2Bsector%2Bdevelopment%26hl%3Dit%26rlz%3D1W1ACAW_itIT338%26biw%3D960%26bih%3D487%26prmd%3Divns
(3) http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-07-13/ecco-come-arrivare-subito-082038.shtml?uuid=Aa9UChnD
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Di comidad (del 21/07/2011 @ 01:42:28, in Commenti Flash, linkato 1346 volte)
Ricorre proprio in questi giorni il decennale del massacro di Stato allestito in occasione del G-8 di Genova. Non fu solo repressione, fu un agguato premeditato e organizzato. La prova?
Un articolo di Liana Milella pubblicato, da "la Repubblica" del 23 giugno 2001 (poche settimane prima del G-8), riferiva di un'informativa dei servizi segreti interni, che allora si chiamavano ancora SISDE. Nell'informativa si favoleggiava dell'intenzione dei manifestanti di sequestrare dei poliziotti per usarli come "scudi umani"!
Quindi i servizi segreti interni, a pochi giorni dal G-8, cercavano di "gasare" ed inferocire poliziotti e carabinieri, fornendo loro preventivamente pretesti ed alibi per ogni tipo di brutalità.

http://www.repubblica.it/online/politica/gottodue/sisde/sisde.html

Secondo l'intelligence italiana l'ala militare dei contestatori preparerebbe il sequestro di poliziotti
L'allarme choc del Sisde "Agenti come scudi umani"
Il documento: "Presi di mira gli appartenenti alla polizia che dovessero per errore restare isolati"
di LIANA MILELLA
Articolo (p)Link   Storico Archivio  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Aforismi (5)
Bollettino (7)
Commentario 2005 (25)
Commentario 2006 (52)
Commentario 2007 (53)
Commentario 2008 (53)
Commentario 2009 (53)
Commentario 2010 (52)
Commentario 2011 (52)
Commentario 2012 (52)
Commentario 2013 (53)
Commentario 2014 (54)
Commentario 2015 (52)
Commentario 2016 (52)
Commentario 2017 (52)
Commentario 2018 (52)
Commentario 2019 (52)
Commentario 2020 (54)
Commentario 2021 (52)
Commentario 2022 (53)
Commentario 2023 (53)
Commentario 2024 (46)
Commenti Flash (62)
Documenti (30)
Emergenze Morali (1)
Falso Movimento (11)
Fenętre Francophone (6)
Finestra anglofona (1)
In evidenza (33)
Links (1)
Manuale del piccolo colonialista (19)
Riceviamo e pubblichiamo (1)
Storia (9)
Testi di riferimento (9)



Titolo
Icone (13)


Titolo
FEDERALISTI ANARCHICI:
il gruppo ed il relativo bollettino di collegamento nazionale si é formato a Napoli nel 1978, nell'ambito di una esperienza anarco-sindacalista.
Successivamente si é evoluto nel senso di gruppo di discussione in una linea di demistificazione ideologica.
Aderisce alla Federazione Anarchica Italiana dal 1984.


24/11/2024 @ 01:14:50
script eseguito in 32 ms