MONNEZZA SENZA PIÙ MISTERI
In molti a Napoli avevano previsto che l’insostenibilità della montatura poliziesco-giudiziaria-mediatica verso Nugnes, assessore al Comune di Napoli, indicato come complice della camorra per la presunta insurrezione contro la discarica di Pianura, avrebbe condotto al consueto epilogo del suicidio di Stato, per togliere di mezzo un personaggio ormai non gestibile. La previsione era rimasta a mezza voce, per una sorta di timore di fornire idee ai potenziali assassini, che sono purtroppo giunti comunque da soli al proposito di realizzare quella che si presentava come la soluzione più scontata di tutto l’affare.
Nugnes è stato sacrificato al principio del “colpiscine uno per educarne cento”, poiché ora tutti gli amministratori locali sanno che chi si opponga alle discariche non ha un grande futuro davanti a sé.
Pochi giorni prima del “suicidio” di Nugnes, c‘è stata la “scoperta” da parte dell’esercito che le cave di Chiaiano, prima ancora di essere indicate come sito per una discarica, erano già da tempo una discarica per rifiuti tossici; cosa di cui tutti i periti che avevano compiuto i rilievi sul sito non si erano ancora accorti. Quindi, o i periti non avevano davvero compiuto i rilievi, oppure i rifiuti prima non c’erano.
Nonostante che la questione dei rifiuti sia avvolta dal segreto militare e dal segreto di Stato, ormai rimane ben poco di davvero misterioso. Il fatto è che nessun commentatore ufficiale si azzarda a trarre le logiche conclusioni.
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