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IL LOTTAGOVERNISMO, SPONDA DELLA PROPAGANDA N.A.T.O.
Di comidad (del 08/03/2007 @ 23:39:07, in Commentario 2007, linkato 1148 volte)
L'ennesima strage di civili da parte dalle forze NATO si è consumata in Afganistan e, nel frattempo, alcune forze della maggioranza del governo italiano hanno avanzato la proposta di acquistare l'oppio afgano per sottrarlo al traffico di stupefacenti e utilizzarlo per la produzione legale di farmaci antidolorifici.
La proposta dovrebbe essere un modo per venire incontro alla popolazione civile afgana e consentirle di acquisire un reddito stabile. Questa ipotesi però si scontra con una obiezione ovvia, e cioè che l'utilizzo terapeutico dell'oppio non potrà mai impiegare l'intera quantità della produzione afgana dello stesso oppio. È ovvio che questi livelli di produzione hanno senso soltanto in una prospettiva di uso consumistico della droga e di diffusione della tossicodipendenza.
Per quanto sia vero che la morfina e gli altri derivati dell'oppio nella terapia del dolore siano molto più efficaci e molto meno costosi di altri farmaci che li hanno in parte sostituiti in questi ultimi decenni, questa pur giusta osservazione non elimina la precedente obiezione sulla sproporzione esistente tra i livelli di una produzione a fini legali ed una a fini illegali.
Sembra quindi che i parlamentari di Rifondazione Comunista, che si sono accodati a questa proposta pannelliana, non abbiano riflettuto sul fatto che in tal modo avrebbero dato spazio a quella propaganda che dipinge la cosiddetta "sinistra radicale" come mossa da motivazioni ideologiche astratte, che non tengono conto degli effettivi problemi. Rifondazione Comunista sostiene con convinzione il suo ruolo di partito di lotta e di governo, e c'è stata in queste ultime settimane da parte sua un'offensiva propagandistica nei confronti di chi segue invece una linea di astensionismo elettorale e di non collaborazione con i governi. Secondo molti compagni lottagovernisti soltanto tenendo sia un piede nei movimenti sia un piede nel governo, può essere possibile contrastare l'invadenza della NATO sul nostro territorio e nell'intero pianeta. È una posizione criticabile, ma che sarebbe comunque rispettabile, se però almeno non si risolvesse in una copertura - o addirittura in una omertà - nei confronti della propaganda della NATO.
È evidente infatti che l'enormità della produzione afgana di oppio non è spiegabile con le esigenze di sopravvivenza del popolo afgano, e neppure con l'autofinanziamento dei cosiddetti Talebani. Questa produzione è stata diretta conseguenza della presenza della NATO e non potrebbe realizzarsi senza la copertura e la collaborazione della stessa NATO. Questo legame tra la NATO e l'oppio costituisce una constatazione obiettiva che risulta dalla lettura dei dati ufficiali dell'ONU.
Offrirsi di comprare l'oppio afgano non sazierebbe l'appetito delle cosche affaristico-criminali che agiscono tramite la NATO, però finisce per offrire loro uno scudo propagandistico a carattere umanitario per le loro attività illegali. Il problema è che nessuna delle scelte della NATO degli ultimi anni è spiegabile da un punto di vista militare.
Non ha senso in una strategia militare una presenza di oltre cinque anni in Afganistan che non ha mai lasciato intravedere alcuna prospettiva di vittoria. Non ha senso in una logica strettamente militare ampliare la base di Vicenza togliendo personale e funzionalità alle altre basi, senza peraltro chiuderle. Non ha senso in quella stessa ottica dilatare a dismisura la NATO verso Est, inglobando Paesi come la Repubblica Ceca o la Slovacchia, che sono privi di un proprio potenziale bellico e presentano una geografia ideale per subire invasioni. Non è infatti un caso che il governo russo non si scomponga più di tanto per questo apparentemente minaccioso avvicinamento della NATO ai suoi confini. Ormai è evidente che la NATO è una alleanza militare che serve soltanto da copertura per operazioni affaristiche, uno strumento di colonialismo commerciale.
Stare nel governo per recitarvi la parte degli idealisti astratti o dei pacifisti pregiudiziali, significa soltanto permettere alla propaganda della NATO di rovesciare i termini del buon senso ed a far apparire normale l'assurdo.
8 marzo 2007