Commentario
LADRI DI BAIONETTE: I FALSI DELLA RIABILITAZIONE STORICA DEL FASCISMO
L'occupazione statunitense dell'Italia, sotto l'etichetta NATO,
procede a passo accelerato: non soltanto sono previsti il raddoppio
della base vicino Vicenza ed il rafforzamento del molo militare
americano di Livorno, ma sono già avviate nuove basi a Taranto
ed a Solbiate Olona, vicino Milano.
Si aggiunga che il territorio italiano, da Nord a Sud, è disseminato di basi americane, piccole o grandi.
Chi paga tutto questo? Secondo le regole del colonialismo,
l'occupazione è finanziata dallo stesso Paese occupato, ma solo
in minima parte ciò avviene in modo ufficiale, attraverso tasse.
A spiegare l'arcano soccorre il dato secondo cui i contaneir che
sbarcano al porto della base NATO di Napoli, sono circa cinquemila
all'anno. Ufficialmente contengono "materiale militare", ma sotto
questa sigla passa ogni genere di merce clandestina che invade il
mercato europeo, soprattutto droga e armi, ma non solo.
Questa non può essere ritenuta una verità nascosta, ma
solo una verità emarginata, dato che risulta dalla lettura
incrociata degli stessi dati ufficiali. Anche se però questa
verità venisse in primo piano, ciò verrebbe subito
riassorbito dalla propaganda colonialistica: Roberto Saviano - o
chi per lui - pubblicherebbe un altro best-seller per dimostrare che
è stata l'onnipotente Camorra a riuscire ad infiltrare e
corrompere persino la base NATO di Bagnoli, e troverebbe un'opinione
pubblica disposta a credergli, dato che il pregiudizio razziale non si
fa smuovere da nessuna evidenza. Persino la propaganda - o, per meglio
dire, la guerra psicologica - viene pagata perciò dalle sue
vittime, che devono comprare libri da leggere o da regalare a Natale.
Un altro best-seller internazionale che sta già annunciando
record di vendite nei Paesi arabi e islamici è il libro
dell'ex presidente USA Jimmy Carter, "Peace not apartheid", in cui
viene propinata indirettamente la solita immagine degli Americani
preoccupati per la sorte dei Palestinesi, ma costretti a subire il
diktat della onnipotente "lobby ebraica". Non a caso la promozione del
libro è accompagnata dallo slogan secondo cui Carter avrebbe
fatto "infuriare la lobby ebraica". Che il nanerottolo israeliano possa
dominare il gigante statunitense, è una tesi che può
veicolarsi solo tramite il pregiudizio sui "perfidi giudei".
Anche la guerra psicologica a supporto dell'occupazione statunitense
dell'Italia è diventata un business, dato che le librerie sono
letteralmente invase dall'ultimo volume della saga sul "sangue dei
vinti", firmata da Giampaolo Pansa. È chiaro che a Pansa -
e soprattutto a coloro che hanno imposto questa operazione editoriale
con una distribuzione a tappeto - non gliene frega nulla delle presunte
vittime fasciste della guerra civile, ed ogni lagrimuccia che spremono
a riguardo è solo il pretesto per accreditare la tesi
propagandistica secondo cui la Resistenza sarebbe stato solo un
fenomeno di banditismo al confine tra la criminalità politica e
quella comune, ma comunque irrilevante sul piano militare.
Insomma, a liberare l'Italia sarebbero stati solo gli eroici
Angloamericani. Ai fascisti andrebbe almeno l'onore della "coerenza",
mentre ai partigiani neppure quello, dato che sarebbero saliti sul
carro del vincitore per arrogarsi poi meriti non propri.
Queste balle non trovano nessun contraddittorio (a meno di non voler
considerare tali i soliti biascicamenti di Giorgio Bocca), dato che la
distribuzione libraria ha conferito un monopolio alle tesi di cui Pansa
si fa firmatario. Eppure anche qui ci sono delle evidenze che
potrebbero essere ricordate.
La Repubblica Sociale Italiana venne riconosciuta e legittimata da
Hitler soltanto in base al "suo legame di amicizia con il Duce".
Cioè i repubblichini di Salò non venivano accettati da
Hitler come alleati in quanto italiani, ma soltanto in quanto seguaci
di Mussolini. Questa non è un'interpretazione, fu la tesi
ufficiale sostenuta dai Tedeschi: nessun onore agli Italiani traditori,
ma solo a Mussolini.
Questa è la prova migliore della tesi storica di Benedetto Croce
circa l'anti-italianismo di Mussolini e del fascismo. Del resto i
fascisti di Salò non furono neppure dei grandi alleati per i
Tedeschi, in quanto si occuparono soprattutto di caccia ai rossi,
cioè già lavoravano per i futuri occupanti americani.
L'OVRA - il servizio segreto fascista - non solo non fu smantellato
dagli Stati Uniti, ma passò armi e bagagli sotto le insegne del
nuovo occupante. Salò ha fornito i quadri dei servizi segreti e
di tutte le altre organizzazioni clandestine legare alla NATO. Questo
per la serie: chi è stato davvero a salire sul carro del
vincitore.
Il punto è che per quanto possano essere deteriori i miti del
nazionalismo e del militarismo, il fascismo li ha comunque usurpati. Lo
slogan mussoliniano degli "otto milioni di baionette" ha coperto una
realtà ben diversa fatta di autorazzismo, tradimento e cupidigia
di servilismo.
Comidad, 21 dicembre 2006