Commentario
LA VERA MISTIFICAZIONE CHE STA DIETRO I KATIUSHA
I razzi Katiusha sono un'arma russa della seconda guerra mondiale.
Costituiscono poco più che un'arma psicologica e venivano usati
come supporto all'azione della vera artiglieria, come del resto si
può vedere nei filmati d'epoca. Già a breve distanza
l'effetto dei katiusha è irrilevante. Se davvero i danni
riportati dagli edifici della città israeliana di Haifa sono
provocati da Katiusha, l'unica spiegazione sarebbe che vengano lanciati
dalla stessa città. Del resto tutte le immagini che vediamo di
Israele provengono direttamente dall'esercito israeliano, e i
giornalisti si limitano a mandarle in onda.
È ovvio però che non tutti i giornalisti sono agenti
della CIA, e non tutti sono dei completi ignoranti. Per sapere cosa
sono davvero i Katiusha basta infatti un minimo di informazione
storica. La mistificazione dei Katiusha si regge quindi su una vera e
propria ondata di intimidazione e terrore: la propaganda ufficiale
sostiene una palese assurdità e costringe tutti a ripeterla.
Ciò può apparire una contraddizione. Infatti la
propaganda deve servire ad integrare o sostituire l'uso della forza
facendoti vedere le cose in un modo diverso da come sono. Che senso ha,
dunque, una propaganda esplicitamente falsa che si regga soltanto sulla
minaccia?
In realtà la vera mistificazione propagandistica non riguarda i
Katiusha ed i loro effetti, ma proprio la consistenza della minaccia
statunitense. La tecnica della propaganda "neocons" (inventata negli
Stati Uniti negli anni '80) consiste appunto nel millantare una forza
che non si possiede. Dire una menzogna evidente e imporre agli altri di
ripeterla, è un fatto che spaventa moltissimo, perché
dà l'impressione del possesso di una forza illimitata. Insomma,
la mistificazione palese dei katiusha serve a coprire la mistificazione
del falso strapotere statunitense.
Ciò spiega anche gli assurdi articoli degli esperti militari
"neocons" che propongono una distruzione nucleare dell'Iran e della
Siria come se fosse una bazzecola, che soltanto l'eccessivo buonismo di
Condoleeza Rice impedirebbe di realizzare.
Il declino della effettiva potenza statunitense viene quindi compensato
da un'esibizione di forza che costituisce in gran parte un bluff. Nel
momento in cui gli Stati Uniti non possono sostenere più il peso
di vere guerre, devono cercare di vincere senza combattere.
Comidad, 28 luglio 2006