Commentario

Matrimonio omosessuale ed illusionismo della propaganda

Nell'Occidente democratico lo Stato di Diritto è in liquidazione con il pretesto della lotta a quel terrorismo che, in realtà, viene generato ed allevato proprio da quegli stessi Stati occidentali che proclamano di volerlo combattere. L'Occidente, però, non rinuncia alla sua immagine di libertà lanciata verso confini sempre più estremi. Così, mentre le garanzie legali per gli indagati e gli imputati vengono eliminate, al centro del dibattito si pone la questione del matrimonio omosessuale. Insomma, questo Occidente che si pretende libero sino alla licenziosità ed al libertinaggio, si mostra tutto intento ad interrogarsi sul concedere o meno la rispettabilità ufficiale alle coppie omosessuali. In questa finta discussione, il cardinale Ruini si presta, come al suo solito, ad interpretare la parte del reazionario da operetta, un sin troppo facile bersaglio polemico. La mistificazione non potrebbe essere più clamorosa. Tutto ciò non avviene casualmente. La propaganda e la mistificazione hanno le loro tecniche costanti ed i loro espedienti ricorrenti. Ma, a ben guardare, il trucco è sempre lo stesso e consiste nello scomporre la libertà in tante "libertà" separate. La libertà diventa "le" libertà. Eppure persino il distinguere la libertà dall'uguaglianza non regge sul piano pratico, poiché l'una e l'altra consistono, concretamente, nell'avere la possibilità di difendersi dai soprusi. La propaganda si regge su un gioco di prestigio, un illusionismo: ti si fa fissare l'attenzione su un particolare per distrarti dall'insieme. Sino a pochi decenni fa in molti stati occidentali vigeva ancora il reato di omosessualità. Qualche anno prima della presunta "rivoluzione sessuale", il perseguire il reato di omosessualità veniva però man mano riconosciuto incompatibile con le garanzie procedurali a favore degli imputati. In altri termini: è stato il garantismo giuridico a impedire la persecuzione della diversità sessuale, e quindi a permettere una libertà sessuale, non viceversa. In questi giorni l'Occidente sta quindi mettendo in scena uno spettacolo paradossale: si afferma di voler proteggere la diversità sessuale, ma ciò proprio mentre si stanno distruggendo tutti quegli strumenti legali che potrebbero realmente garantirla.

Comidad, Napoli 26 settembre 2005