Commentario
La "Quarta guerra mondiale": per il Dominio bassi rischi e bassi costi, ma vantaggi illimitati.
L'ipocrisia era ormai l'ultima spiaggia della civiltà
occidentale. Il Primo Ministro britannico Blair si è incaricato,
di recente, di liquidare anche ogni residua preoccupazione di
salvare almeno le apparenze, proclamando che le priorità della
"lotta al terrorismo" non consentono di applicare i diritti umani agli
immigrati.
Risulta chiaro allora perchè Bush abbia scelto Londra come sede
dell'attentato del 7 luglio: a proclamare la fine dell'era dei diritti
umani, doveva essere proprio il Paese ritenuto la culla delle
libertà occidentali, cioè l'Inghilterra (anche se non
tutti avevano preso sul serio tale storica identificazione tra
Inghilterra e libertà, come testimonia il paradosso degli
Inglesi: "Gli Inglesi sono il popolo che nei secoli ha sempre mantenuto
intatte le sue libertà, perchè non ha mai pensato di
farne uso").
Il liberalismo storico (quello vero, non parliamo del liberismo
economico) ha sempre dovuto fare marcia indietro di fronte
all'emergenza bellica: quando il Paese è in guerra non ci sono
più garanzie giuridiche e sociali che tengano.
Ma le guerre vere sono rischiose e costose, perciò le oligarchie
occidentali si sono inventate una guerra finta: la guerra al terrorismo.
Una superpotenza in declino, come gli Stati Uniti, può oggi
ancora accreditare la sua supremazia attraverso la "guerra al
terrorimo".
Il "terrorismo" è un avversario così generico che gli
consente di scegliersi e prepararsi guerre facili contro Paesi deboli e
divisi. Si tratta persino di guerre che gli USA possono
autofinanziarsi: con il traffico dell'oppio in Afganistan, con il
saccheggio di petrolio in Iraq.
Gli USA hanno potuto agevolmente conquistare l'Afganistan e l'Iraq a causa delle faide etniche esistenti in quei Paesi.
Ciò dimostra che l'Islam come soggetto politico non esiste, che
le cosiddette "masse islamiche" in realtà sono organizzate in
base a gerarchie etniche. In Iraq Sciiti e Sunniti si odiano per motivi
etnici e non religiosi, tanto è vero che i Curdi - anche loro
Sunniti - odiano gli Arabi Sunniti, loro vicini, molto di più di
quanto non odino gli Arabi Sciiti.
Mai nella Storia una oligarchia dominante ha potuto beneficiare di una legittimazione così a basso costo:
- basta dire "fanatismo islamico", ed ecco che la superiorità morale dell'Occidente è assicurata;
- basta compiere qualche attentato, attribuirlo ad un generico nemico
esterno, ed ecco che qualsiasi crimine e qualsiasi abuso di potere sono
concessi.
A questo punto anche l'uccisone del povero elettricista brasiliano da
parte della polizia britannica, diviene sospetta, appare cioè
come una brutale esibizione del proprio arbitrio e del proprio
incondizionato dominio: un assassinio premeditato, giustificato
all'americana, con il solito "ops!".
Comidad, agosto 2005