Commentario
Stragi di Stato, feste del Dominio
Se,
com'è certo, anche in questa strage londinese c’è la mano dei servizi segreti,
Blair ha giocato la sua parte meglio di Aznar. Nessun tentennamento infatti
nell'attribuire gli attentati agli islamici; nessuna ipotesi è stata
minimamente avanzata sulla possibilità che fosse l'IRA ad averli organizzati.
Forse stavolta hanno fornito l'attentato insieme alle "istruzioni per
l'uso". Oppure, più semplicemente, Blair era più direttamente informato,
dato che, con tutta probabilità, sono i servizi segreti anglo-americani
congiunti a compiere questi attentati.
I media britannici avevano così tanta fretta di attribuire gli attentati, da
accreditare subito una rivendicazione talmente fasulla da essere stata quasi
immediatamente smascherata dalle emittenti arabe: grossolani errori
grammaticali, citazioni dal Corano assolutamente inesatte. Ma anche con una
rivendicazione fasulla, secondo gli investigatori questo tipo di attentato può
essere solo opera di Al Qaeda.
Ma intanto è cominciata la grande festa allucinatoria del controllo: grande
sfoggio di cani poliziotto, controlli triplicati alle frontiere ed agli
aeroporti, giubbotti antiproiettile, obiettivi sensibili sotto stretta
sorveglianza, livello di allerta che negli USA ha raggiunto la soglia
arancio, livello immediatamente precedente quello massimo, poliziotti armati
fino ai denti, carabinieri in motocicletta che partono rombando (per dove?). La
TV ci informa: ormai nessuno può più sentirsi al sicuro; quindi tutti i cittadini
in fila per due, allineati e coperti.
Non c’è dubbio che, mai come in questo caso, tra la cosiddetta “gente”
circolino parecchi dubbi a proposito dell’attribuzione islamica dell’attentato.
Bush è apparso troppo fortunato: invece di doversi difendere sulla questione
dell’effetto serra e sul debito dei paesi poveri, è potuto uscire trionfatore
dal G8 grazie a questa strage.
Allo stesso modo, era apparso sin troppo provvidenziale per gli USA l'arrivo di
questo nemico "fondamentalista islamico", utile a ricompattare
l'Occidente sotto la leadership statunitense dopo che la fine dell'impero
sovietico rischiava di indebolirla.
Eppure la comunicazione ufficiale non ha lasciato filtrare nessuna informazione
o opinione contraria.
Come ha dimostrato anche l’esperienza dell’astensionismo di sinistra all’ultimo
referendum, ormai esiste un’area di opinione totalmente ammutolita, di cui non
traspare nessuna traccia nella comunicazione ufficiale.
Siamo di fronte a una vera e propria militarizzazione del sistema informativo,
il che costituisce di per sé una prova della falsità delle notizie fornite.
Come al solito, altrettanto importante del controllo della comunicazione
ufficiale, è risultato per il Dominio controllare la comunicazione
“antagonistica” e “alternativa”. Ne è una riprova il comunicato degli anarchici
britannici, i quali non avanzano nessuna riserva riguardo alla versione
ufficiale sull’attentato fornita dal governo britannico.
Comidad, Napoli 11 luglio 2005